La masseria, nata come cellula autonoma di un ristretto tessuto produttivo, assume una precisa caratterizzazione in rapporto alla morfologia dell’ambiente e alla possibilità di utilizzazione del territorio agrario, in base al cambiamento sociale e alla trasformazione del territorio. L’architettura della masseria risulta particolarmente suggestiva e può essere qualificata “olivicola fortificata”, compatta nella volumetria e provvista di corte interna. 
Sviluppata in epoche diverse ha ben riconoscibile il nucleo antico costituito dalla torre quadrangolare articolata su due livelli:
• piano terra adibito a stalla· primo piano ad abitazione padronale.

La sua costruzione ha elementi riconducibili alla tipologia della “TORRE-MASSERIA” che si sviluppa fra i Secoli XVI e XVII. 
Il muro di cinta ingloba a nord la chiesa dotata di ingresso esterno alla corte interna.
Un’epigrafe sistemata sul frontale del corpo centrale reca la data del 1729 epoca in cui è stato effettuato un primo ampliamento a opera del proprietario del tempo.

La Chiesetta

La chiesa è certamente l’elemento architettonico che caratterizza la masseria. 

Edificata tra la fine del 1600 e i primi del 1700, col suo impianto iconografico rappresenta un caso unico nell'ambito delle chiese rurali del territorio Ostunese. É un documento dalla forte valenza demo-antropologica, collocata al centro di un sistema viario che, all'epoca della sua edificazione, la vedeva come punto di riferimento inconfondibile.
Il ricco ciclo pittorico, costituisce la testimonianza dell’affezione e della dedizione che la popolazione nutriva per le figure dei santi che ancora oggi fanno parte della tradizione.

Oggi vuol essere sì luogo di culto ma anche testimonianza della cultura e della pratica religiosa del territorio.